mercoledì 23 maggio 2012

Un bicchiere di-vino

Novità in vendita al supermercato: la “copa di vino

A me ha fatto sorridere e mi è sembrata una cosa carina tanto da segnalarla in un post ed infatti eccolo qui.

Non avevo mai visto nulla di simile né qui, finora, né in Italia per cui ho dato per scontato che fosse un'ideona americana; ma sì, dagli amanti del fast food perchè non aspettarsi anche il fast drink?

Però incuriosita ho fatto qualche ricerca e ho scoperto 2 cose: una che sono davvero ignorante e due che il vino in bicchiere non è un'idea americana. La cosa nasce in Europa mentre negli States si sono semplicemente limitati a “rielaborare” il concetto... giudicate voi il risultato.

Io dico la mia; vini per lo più italiani e francesi, nome spagnolo e contenitore che richiama il boccale di birra o della coca-cola! 'Sti diavoli di Americani!
Due sono le letture: o la strategia di marketing è raffinatissima e subliminalmente anche gli assolutisti della birra e gli amanti della mitica coke (spagnoli soprattutto!?) vengono indotti a comprare il vino nel bicchiere di plastica oppure il prodotto finale è tale in seguito a parecchi studi e molti tentativi e si sa, è peccato buttar via... ;)

E poi neppure il gioco di parole gli è riuscito! speriamo che almeno il vino sia decente.





lunedì 21 maggio 2012

Le nuvole e l'eclissi di sole

Immaginare la California come la patria dell'estate perenne è uno dei miti che posso sfatare, almeno per quanto riguarda la fascia prettamente costiera. Non si pensi che sia una lamentela perchè in effetti io adoro il clima di quest'area, un'eterna primavera con timidi approcci estivi e un po' più disinvolte espressioni autunnali, di cui in effetti farei a meno, ma tant'è...

Piove raramente, è vero, ma abbonda la nebbia (il famoso “mist” che sale all'improvviso dall'oceano) e tante sono sempre le nuvole a volte sporadiche e chiare, a volte così dense da coprire letteralmente il cielo e a volte nere e minacciose; quasi immancabilmente però arriva un vento fortissimo (anche di questo farei volentieri a meno) che in poco tempo spazza via tutto e il cielo si ripulisce tornando limpido e terso pronto per il prossimo round.

Inutile dire che le nuvole portano sempre una certa tristezza, smorzano la luce e i colori della giornata, raffreddando istantaneamente la temperatura costringendoti a mettere il sempre-presente-ad-ogni-uscita maglioncino e ti tolgono anche un po' il sorriso; insomma fuor di poesia, le nuvole rompono.

Però ieri, bisogna riconoscerlo, hanno avuto un ruolo importante; arrivate al momento giusto, perfette in densità ma in costante movimento, sono state un ottimo filtro naturale.
Se non fosse stato per loro non avremmo mai potuto ammirare lo spettacolo dell'eclissi di sole a occhio nudo!

 


domenica 13 maggio 2012

L'acqua al ristorante

L'acqua nei ristoranti americani non si paga. E' normalissima acqua di rubinetto on the rocks... con tanto ghiaccio, insomma, per raffreddare ovviamente ma anche per coprire o mitigare il disgustoso sapore di cloro.

I locali più chic ti fanno notare che l'acqua è filtrata, come dire di qualità superiore (ma sempre di rubinetto è!) ed è spesso servita con la classica fettina di limone o lime; quelli davvero trendy però la servono in bottiglia e con il... cetriolo!

Bleah!

L'odore è sgradevole (come quello di una cimice involontariamente calpestata?) anche se il gusto è accettabile, devo ammetterlo.

Che sia un tentativo subdolo di invitare la clientela a ordinare la classica San Pellegrino a 6 dollari a bottiglia da mezzo litro?
Si sta diffondendo anche in Italia questa strana moda dell'acqua aromatizzata al cetriolo?