mercoledì 22 dicembre 2010

Sarò in grado di fare una sorpresa alle mie compagne di viaggio Cri e Giulia?

Care amiche,
se  state leggendo  questo post, vorrà dire che ho superato la mia pigrizia e  che mi sono finalmente impegnata a studiare come fare per poter pubblicare una pagina sul nostro blog!
Si respira un’aria strana a Roma e nonostante la mia radio on air è sintonizzata su un canale che trasmette canzoni natalizie, da fuori provengono ben altri suoni.
La città vorrebbe  già essere alla fine di questa giornata e sperare che la manifestazione studentesca non degeneri ,come già accaduto, in episodi di violenza.
Gli elicotteri sorvegliano dall’alto la città, il centro storico è blindato e personalmente non mi aspettavo un dispiego di forze dell'ordine in assetto di guerra, in giro per Roma. Certo, una nota stonata in un periodo dell’anno dove tutti vorrebbero credere e dimenticare per un po’ i dolori di un paese malato ma stavolta le ferite sono così grandi che far finta che non sanguinino  è un pò difficile!
Nonostante questo,vorrei poter chiudere, anche solo per poco, le finestre che affacciano sul mondo reale e raccogliere i miei pensieri  “prenatalizi “sul nostro “microcosmi in valigia”.
Quest’anno ho deciso di trascorrere le vacanze nella mia casa romana, costringendo i miei genitori e mio fratello a preparare le loro di valigie. Sarà un po’ insolito, considerato che non saremo circondati dalla baraonda della mia numerosissima  famiglia, ma sentivo il bisogno di sentire respirare le persone che amo tra le mure di quella casa dove vivo per il resto dell’anno.
Il tempo non promette niente di buono e se tenere  a bada il mio amatissimo nipotino di 3 anni in un appartamento sarà un’esperienza movimentata, sono convinta che la tavola del cenone sarà degna della migliore tradizione siciliana. I miei genitori, da buoni meridionali, sono sbarcati a Roma con gli abiti  racchiusi in una piccola valigia e ben tre borse stracolme di cibo!
Totani, baccalà, tacchino ripieno, spezzatino, salsiccia condita e non, cotolette pronte all’uso, un bel bidoncino d’olio ed ancora arance, limoni e persino prezzemolo, aglio e cipolle (la coltivazione di tali aromi è vietata nel resto d’Italia!!!!). Mi hanno assicurato che il dolce lo avrebbe portato mio fratello, perché in aereo si fa prima e quindi la crema si mantiene…ahhhhhhhhhh!!!!
Vabbè, questo significa che il menù a cui avevo pensato da qualche settimana verrà totalmente sovvertito dalla mia mamma che sa il fatto suo in cucina e che mi dispenserà dal maneggiare pentole e padelle per qualche giorno. Nessuno osi, invece, avvicinarsi all’albero e tentare di usurpare il mio ruolo di  “distributrice di regali”, ruolo che in realtà  mi contenderò al massimo con mio nipote, considerata la natura poco incline a questo genere di attività del resto dei presenti!
Comunque amiche, qualsiasi cosa voi troviate sotto il vostro albero sappiate che ci sarà un pacchettino, dimenticato e nascosto, che contiene il mio grazie per voi e per tutte le volte che avete reso la mia strada meno in salita!
Buon natale dalla capitale d’Italia (esiste ancora, vero???)

2 commenti:

  1. Bhè effettivamente si, la sorpresa è riuscita, almeno per quanto mi riguarda! Non pensavo proprio che con la marea di impegni lavorativi e personali che si accumulano poco prima della "chiusura per ferie" avresti trovato il tempo per scrivere ... io non ce l'ho proprio fatta! Comunque GRAZIE per i bei pensieri, per gli auguri, e per il racconto del tuo Natale siculo-romano.
    Ad entrambe un abbraccio umido da Padova ... trascorrete delle Buone Feste ... finalmente a casa!

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  2. Eccomiiii!!! da quando sono in Italia (mamma mia che strano ragazze!) per le vacanze di Natale sono proprio latitante... ma di dare una sbirciata al blog quando posso (raramente purtroppo) davvero non resisto e toh, cosa vedo un post di Enza che a sorpresa ci fa respirare il clima metaforicamente caldo della bellissima Roma e ci fa gustare i profumi e i sapori della sicilia!!! Grazie Enza per esserci sempre e per il tuo regalo virtuale. Un abbraccio di "rete" alle mie compagne di viaggio.
    Cri

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